Immagine del vaccino

COVID-19: SPERANZE PER IL FARMACO ANTIVIRALE

Gli scienziati dell’ Erasmus Medical Center di Rotterdam e dell’Università di Utrecht hanno pubblicato, la loro scoperta per un farmaco antivirale contro Covid-19 in un articolo scientifico pubblicato sulla piattaforma “biorxiv”.

Il titolo è “Un anticorpo monoclonale umano di tipo 1 blocca l’infezione Sars-Cov-2, ndr“.

Se verrà confermata la bontà, lo studio potrebbe  portare ad un farmaco antivirale e alla possibilità delle persone di verificare direttamente a casa la propria positività al virus.

Nel documento prodotto dagli scienziati viene identificato un “anticorpo monoclonale” umano, che neutralizza  la Sars-coV-2 (e la Sars-CoV).

I ricercatori sostengono questo anticorpo “neutralizza ” il virus e “offre il potenziale per prevenire e/o trattare il Covid-19.

Potrà essere utile anche per future malattie emergenti nell’uomo, causate da virus del sottogenere Sarbecovirus.

Per quanto ne sappiamo” fa spiegato il professor Grosveld, “questo è il primo anticorpo che blocca l’infezione:trovare qualcosa del genere è molto raro”.

La pubblicazione è ancora in “bozza”.

La piattaforma”bioRxiv” viene, infatti, utilizzata per la diffusione della prestampa di documenti che verranno poi sottoposti alla “revisione dei pari”.

In questo processo, i redattori della pubblicazione ricevono la consulenza di vari esperti, chiamati “arbitri”.

Questi valuteranno il documento potranno identificare i punti deboli delle ipotesi, dei metodi e delle conclusioni.

Solo dopo aver superato la “revisione dei pari”, lo studio potrà ricevere la certificazione da parte di una rivista scientifica e potrà essere considerato attendibile.

Gli anticorpi – o immunoglobuline – sono “glicoproteine” prodotte dai “linfociti B” del sistema immunitario umorale.

Tali proteine sono in grado di riconoscere e legarsi in maniera specifica ad altri tipi di proteine, definite “antigeni”.

La funzione degli anticorpi è quella di riconoscere e neutralizzare gli agenti estranei e/o patogeni, come per esempio virus, batteri o tossine.

Ciò è possibile grazie alla particolare struttura di queste molecole.

Se la scoperta dovesse essere confermata, ci sarebbe finalmente la concreta possibilità di sviluppare un nuovo medicinale.

Questo nuovo prodotto potrà essere usato nel trattamento dei pazienti infettati dal”ceppo” del coronavirus.

Lo studio potrebbe quindi avere un ruolo importante nella prevenzione e trattamento delle infezioni con COVID-19, in ogni caso, avrà bisogno di alcuni mesi prima di poter essere considerato efficace.

Nel frattempo non uscite #IORESTOACASA.